Alma Franca Maria Norsa, all’anagrafe milanese, non era solo l’autrice della Signorina snob popolarissima alla radio di quel periodo post bellico: Valeri (nome prestato da Paul Valery) raggiunse il grosso pubblico della sora Cecioni con le mitiche apparizioni tv a Studio Uno, proponendo anche lo stile intelligente di un humour critico come nel Teatro dei Gobbi da lei inventato. È stata uno straordinario talento comico, in una società che per ridere aveva sempre scelto gli uomini, e una forza dello spettacolo totale: cinema, teatro, lirica, radio, tv oltre ad essere quasi sempre autrice dei suoi testi.
Buon viaggio cara dolce Franca, che la terra ti sia lieve
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Ciao Demetrio
“In radio non ci hanno mai trasmessi, chiaramente tutti avevano dei blocchi morali, si scandalizzavano perché abbiamo fatto un pezzo che si chiamava 'Settembre Nero'. Non c'è bisogno oggi di spiegare questo tipo di musica: ci sono solo cinque musicisti che hanno una rabbia repressa perché hanno suonato per tanti anni quello che volevano i padroni".
Il 13 giugno 1979 moriva Demetrio Stratos, la straordinaria voce degli Area,aveva solo 34 anni.Un autentico fenomeno della natura e del canto.Sinora unico, probabilmente irripetibile. Ma anche un uomo autentico, vero, libero.
Alessandria d'Egitto, 22 aprile 1945 – New York, 13 giugno 1979)
Demetrio Stratos: la carriera, la vita privata e le curiosità su uno dei cantanti più talentuosi e influenti della storia della musica. Demetrio Stratos è stato non un cantante, ma il cantante. Non una voce, ma la voce. Più che un artista, un ricercatore, un dottore, un maestro. Un personaggio capace di trasformare del tutto la concezione stessa del canto, arrivando a risultati ineguagliati e ineguagliabili.
LA VOCE STRATOS - voce umana e sperimentazione vocale per la foniatria
Chi era Demetrio Stratos Efstràtios Dimitrìu nacque ad Alessandria d’Egitto il 22 aprile 1945 sotto il segno del Toro. D’origine greca, crebbe nei primi tredici anni di vita nella città natale, e qui studiò pianoforte e fisarmonica.
Nel 1957 venne mandato a studiare a Cipro, mentre cinque anni più tardi, a 17 anni, approdò per la prima volta stabilmente in Italia, a Milano. S’iscrisse alla Facoltà di Architettura del Politecnico e cambiò definitivamente il proprio nome in Demetrio Stratos, scambiando di fatto il proprio nome e il proprio cognome. Appassionato di musica, inziò a suonare nel 1963 in un gruppo soul e blues e debuttò tre anni più tardi con un 45 giri, utilizzando lo pseudonimo di The Clowckwork Oranges. Il 1966 fu un anno particolarmente importante per la sua carriera. Si unì infatti al complesso beat I Ribelli, con cui registrerà anche un album e rimarrà fino al 1970.
Tra i loro successi, riascoltiamo Pugni Chiusi:
Pugni Chiusi
Chiusa la parentesi con la band, Demetrio approdò nel 1971 nella Numero Uno, etichetta discografica di Lucio Battisti e Mogol. Fondò proprio in questi anni, insieme al batterista Giulio Capiozzo, un gruppo che rivoluzionerà la musica italiana: gli Area. Con questa formazione raggiungerà un successo non solo nazionale, ma internazionale, grazie a un prog rock, molto vicino alla fusion, capace di esplorare sonorità all’avanguardia per l’epoca.
Di seguito Gioia e Rivoluzione degli Area:
Area - Gioia e Rivoluzione (1975)
Lasciati gli Area nel 1978, Demetrio decise di dedicarsi esclusivamente sulle ricerche sulla voce. Volò a New York ed ebbe modo di lavorare con alcuni dei più grandi artisti della scena sperimentale della Grande Mela. Nel culmine della sua carriera, a soli 34 anni, fu colpito da una forma molto grave di anemia aplastica. Per curarsi tornò a New York e venne ricoverato al Memorial Hospital. Per aiutarlo venne organizzato a Milano un concerto destinato a raccogliere fondi per pagare la sua degenza, in attesa di unnecessario trapianto di midollo osseo. All’evento parteciparono molti artisti legati a lui da una sincera amicizia. Le sue condizioni però peggiorarono ancora e il 13 giugno 1979 Demetrio lasciò improvvisamente questo mondo a causa di un collasso cardiocircolatorio, proprio nell’immediata vigilia del concerto a lui dedicato. La morte di Demetrio Stratos fu una tragedia non solo per gli appassionati di musica sperimentale, ma per l’intero mondo dello spettacolo. Oggi la sua salma è custodita nel cimitero di Scipione Castello, nel comune di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma. La vita privata di Demetrio Stato: moglie e figlia Durante gli anni dell’università Demetrio conobbe Daniela Ronconi e la sposò con rito bizantino prima ancora di concludere l’esperienza con I Ribelli. Dalla loro relazione nacque la figlia Anastassia, che fin da piccola fu fondamentale per i suoi studi sulla voce. Osservò infatti attentamente la fase pre-verbale della sua vita, analizzando la sua voce prima dell’adattamento alle regole della comunicazione. Sai che…
Demetrio era nato in una famiglia cristiano-ortodossa e fin da piccolo poté assistere alle cerimonie bizantine, avvicinandosi a un tipo di musica tradizionale e molto particolare, oltre che alla musica araba durante gli anni in Egitto.
Adriano Celentano voleva aderire al Concerto per Demetrio,
ma qualcuno gli consigliò di farsi da parte.
A Stratos è stato intitolato l’auditorium degli studi di Radio Popolare
e una via nel quartiere Citylife di Milano.
La PFM ha dedicato all’amico Demetrio la canzone Maestro della voce, tratta dall’album Suonare suonare del 1980. -Sono tanti gli studi che sono stati portati avanti sulla voce di Stratos. Molti di questi hanno dimostrato che l’artista riusciva a produrre diplofonie, ovvero alterazioni del timbro vocale che lo rendono apparentemente duplicato all’ascolto. Ma riusciva a esprimere anche suoni bitonali e difonici, una serie di talenti e abilità che raramente si riscontrano in una sola persone.
Di seguito Flautofonie di Demetrio Stratos:
Demetrio Stratos - Cantare la voce (1978) - 04 Flautofonie ed altro
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Ma tutti queste persone di destra che professano Guccini come loro idolo della gioventù hanno mai sentito una sua canzone? Perché era di sinistra allora ed è di sinistra adesso. Non venite qui sotto a fare gli indignati dicendo “non ti ascolterò più” o cose del genere; se non vorrete più ascoltarlo fatelo ma non raccontate a voi stessi delle menzogne per andar dietro ai politici di adesso.
Francesco Guccini canta Bella Ciao, gli invasori sono Meloni e Salvini: “Partigiano portali via”
In occasione della Festa della Liberazione, anche Francesco Guccini ha voluto omaggiare gli italiani con un contributo, ovviamente in musica. Il cantautore ha accennato attualizzandole alcune strofe di “Bella Ciao”, l’inno della Resistenza, individuando gli invasori in Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. In poco tempo è arrivata la replica della Zucchina di Mare: “Dovrebbero appenderci a testa in giù?” chiede furiosa sui social.
Un messaggio forte quello cantato da Francesco Guccini in occasione del 25 aprile, la Festa della Liberazione italiana dalla Seconda guerra mondiale, un messaggio fatto passare attraverso le parole di "Bella Ciao" vero e proprio inno della Resistenza che il cantautore ha volutamente attualizzato. Gli invasori stavolta non sono i tedeschi, quanto alcuni personaggi ben noti nella politica italiana: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
La furia della Presidente di Fratelli d'Italia non ha tardato a manifestarsi.
Bella ciao la versione di Guccini
In occasione della manifestazione Io Resto Libero promossa da Carlin Petrini e Renzo Piano per manifestare pur restando a casa e rafforzare, nonostante la distanza, l'importanza e il significato intrinseco del 25 aprile, chiunque avesse voluto offrire un contributo avrebbe potuto partecipare a questa enorme festa in rete. Ed è quello che ha fatto Francesco Guccini, uno dei più grandi cantautori della musica italiana che ha intonato Bella Ciao, l'inno della Resistenza, in un video che è stato immediatamente condiviso sui social. Il testo della canzone, però, è stato attualizzato individuando gli invasori odierni in tre personaggi della nostra politica: Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Un grido di liberazione nei confronti di un certo tipo di politica,
questo è quanto ha cantato Francesco Guccini:
Stamattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor. C'era Salvini con Berlusconi, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar. Ma noi faremo la resistenza, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, noi faremo la resistenza come fecero i partigian. O partigiano portali via, come il 25 april.
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Con l'esplosione della pandemia il fronte sovranista che si professa ultracattolico è tornato all'attacco di Papa Francesco. Sui siti della destra religiosa americana non hanno dubbi: il coronavirus è la punizione divina per il tradimento di Bergoglio. Report racconta chi sono i nemici di Bergoglio e svela con documenti inediti e intercettazioni, quali sono i collegamenti, innanzitutto finanziari, tra la destra religiosa americana e i sovranisti italiani. Torniamo all'Abbazia di Trisulti: c'è ancora Benjamin Harnwell, il custode che per conto dell'ex capo stratega di Trump, Steve Bannon, l'ha presa in gestione per trasformarla in una scuola politica di sovranismo.
Forse adesso è un po’ più chiaro il perché un politico leghista ostenta in pubblico rosari, vangeli, prega in pubblico e in dirette tv.
Avete visto REPORT del 20 aprile 2020?
Un’ottima inchiesta giornalistica che mette a fuoco la faida interna/esterna esistente nella chiesa cattolica e nel mondo. Il bersaglio è papa BERGOGLIO, definito: “ Il nuovo leader della sx internazionale”, quella più morbida, a “Fumo di Satana”, così chiamato da Roberto De MATTEI, ex Vice presidente del C.N.R. (Centro Nazionale Ricerche).
La lista dei nemici di Bergoglio è lunga partendo dai cardinali BURKE&Carlo Maria VIGANO, l’ex portavoce di TRUMP Steve BANNON, agli oligarchi americani&russi, lobby delle armi, associazioni e fondazioni ultra conservatori. Girano miliardi di dollari e euro per pagare partiti,
politici, membri dell’estrema dx.
La colpa di BERGOGLIO? L’indulgenza nei confronti degli omosessuali, divorziati e i contraccettivi e troppo "caritatevole" e ospitale con i migranti.
E veniamo in Italia.
Il cardinale BURKE ha sempre appoggiato le idee leghiste sui migranti, con dichiarazioni pubbliche. E incontri pubblici con Salvini con foto di rito.
Il cardinale ha inoltre ottimi rapporti con ARATA padre e figlio arrestati per i rapporti con Vito NICASTRI, il re dell’eolico, vicino al latitante Messina Denaro. Quanti di voi ricordano l’emendamento nella finanziaria del 2018, scoperto e annullato dal mov. 5 ?????????? che regalava qualche milione di euro allo stesso imprenditore Nicastri e la “presunta” mazzetta a SIRI?)
La telefonata mandata in onda da REPORT tra ARATA e il cardinale BURKE per forzare la nomina di SIRI a ministro.
Il capo della lega ha espresso parole d’apprezzamento nei confronti dell’ex papa Ratzingher, mentre ha dichiarato pubblicamente di non condividere l’operato di Francesco,
forse perché è sempre stato ignorato.
Tra coloro che diffidano di BERGOGLIO c’è Forza Nuova col suo leader Roberto FIORE.
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Forse adesso è un po’ più chiaro il perché un politico leghista ostenta in pubblico rosari, vangeli, prega in pubblico e in dirette tv.
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Un’ottima inchiesta giornalistica che mette a fuoco la faida interna/esterna esistente nella chiesa cattolica e nel mondo. Il bersaglio è papa BERGOGLIO, definito: “ Il nuovo leader della sx internazionale”, quella più morbida, a “Fumo di Satana”, così chiamato da Roberto De MATTEI, ex Vice presidente del C.N.R. (Centro Nazionale Ricerche).
La lista dei nemici di Bergoglio è lunga partendo dai cardinali BURKE&Carlo Maria VIGANO, l’ex portavoce di TRUMP Steve BANNON, agli oligarchi americani&russi, lobby delle armi, associazioni e fondazioni ultra conservatori. Girano miliardi di dollari e euro per pagare partiti,
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La colpa di BERGOGLIO?
L’indulgenza nei confronti degli omosessuali,
divorziati e i contraccettivi e troppo "caritatevole" e ospitale con i migranti.
E veniamo in Italia.
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Il cardinale ha inoltre ottimi rapporti con ARATA padre e figlio arrestati per i rapporti con Vito NICASTRI, il re dell’eolico, vicino al latitante Messina Denaro. Quanti di voi ricordano l’emendamento nella finanziaria del 2018, scoperto e annullato dal mov. 5 ?????????? che regalava qualche milione di euro allo stesso imprenditore Nicastri e la “presunta” mazzetta a SIRI?)
La telefonata mandata in onda da REPORT tra ARATA e il cardinale BURKE
per forzare la nomina di SIRI a ministro.
Il capo della lega ha espresso parole d’apprezzamento nei confronti dell’ex papa Ratzingher, mentre ha dichiarato pubblicamente di non condividere l’operato di Francesco,
forse perché è sempre stato ignorato.
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Con l'esplosione della pandemia il fronte sovranista che si professa ultracattolico
è tornato all'attacco di Papa Francesco. Sui siti della destra religiosa americana non hanno dubbi: il coronavirus è la punizione divina per il tradimento di Bergoglio. Report racconta chi sono i nemici di Bergoglio e svela con documenti inediti e intercettazioni, quali sono i collegamenti, innanzitutto finanziari, tra la destra religiosa americana e i sovranisti italiani. Torniamo all'Abbazia di Trisulti: c'è ancora Benjamin Harnwell, il custode che per conto dell'ex capo stratega di Trump, Steve Bannon, l'ha presa in gestione per trasformarla in una scuola politica di sovranismo.
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Coronavirus, Sala: "Il sistema con 20 regioni ha fallito: finita la crisi serve una riforma"
Il sindaco di Milano boccia anche la sanità lombarda: "Ha privilegiato le grandi strutture ospedaliere e in particolare anche quelle private, si è persa la capacità di tenuta sul territorio"
Il sistema che prevede 20 regioni ha fallito. E superata l'emergenza coronavirus bisognerà riformarlo.
Giuseppe Sala, dai microfoni di Radio X, guarda a quello che sta succedendo nella gestione dell’emergenza, dà un giudizio negativo sulla sanità Lombarda e pensa al futuro. A quando ci sarà da ricostruire. "Il regionalismo a 20 Regioni è fallito, prendiamone atto. – dice il sindaco di Milano - Oggi nessuna polemica ma appena potremo se non avvieremo
queste riforme sarà un danno enorme per il Paese".
“Nei momenti di crisi vedi come il sistema collassa. – spiega Sala - Questa è una vera e grande responsabilità della politica, la stagione delle riforme sarà indispensabile per la ripartenza del Paese - aggiunge -. La classe politica, e mi ci metto anche io, vedremo se avrà il buonsenso di mettersi insieme a un tavolo con la capacità di lavorare nelle diversità, perché su questi temi è indispensabile”. Anche perché il sistema regionale è inserito nella Costituzione e quindi modificarlo richiede tempi lunghi. Il problema, inoltre, sarebbe un aspetto importante del dibattito, al momento in sonno, sulle autonomie regionali rafforzate volute da Lombardia, Venato e Emilia Romagna.
"La sanità lombarda ha fatto una scelta diversa da quella di Veneto ed Emilia Romagna e ha privilegiato le grandi strutture ospedaliere e in particolare anche quelle private, si è persa la capacità di tenuta sul territorio del tessuto sociosanitario e in questo momento questo è un limite", spiega il sindaco di Milano. "Io evito con grande attenzione qualunque tipo di discussione, di rischio di litigio con il mio collega Attilio Fontana e ci mancherebbe altro, la gente non ce lo perdonerebbe. Ma parlate con i medici di base e sentite cosa dicono, i consultori non ci sono più. – conclude - Saremo in grado di metterci al tavolo e trovare la formula giusta per dei tempi cambiati?".
Sala, rimasto un po' nell’ombra dopo le iniziative di Milano riparte e oscurato dal protagonismo mediatico dell’assessore alla Sanità lombarda Giulio Gallera non rinuncia però ad un pizzico di ottimismo. "Io devo presidiare la situazione giorno per giorno, devo avere in testa delle azioni di riapertura e di rilancio, il mio non è uno stupido ottimismo ma la volontà di essere pronti e dare una mano a chi dovrà ripartire".
Secondo il sindaco, la situazione di Milano "è particolare perché più dall'alto cadi e più ti fai male e noi eravamo in un periodo davvero d'oro, abbiamo fatto un progresso incredibile anche se non esteso a tutti. Lo scorso anno abbiamo avuto 10 milioni di turisti, quest'anno quanti 1 milione? Poi 3 il prossimo anno?”, - ragiona - . Quando si potrà ripartire “useremo molto la scienza, la tecnologia e il digitale; non sono contrario a cercare di cifrare i nostri comportamenti e movimenti, non è un problema di sospendere i nostri diritti e la e la privacy. Penso ai più poveri. Anche a Milano quanto si perderà in termini di occupazione?", dice.
Sala annuncia anche che ci sarà una nuova distribuzione di mascherine. "Parte in settimana un nuovo giro di distribuzione ai medici di base, - spiega - ma questa volta ci estendiamo anche alla Città metropolitana, al personale che è in servizio come Atm e Amsa, poi andremo dagli edicolanti, negozi, le daremo ai tassisti, ai rider, a quelle famiglie che già serviamo portando a casa i pasti o la spesa. Dovremo abituarci sempre di più a gestire il tema delle mascherine, perché anche quando si riaprirà saranno assolutamente necessarie".
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Antonio Ingroia, il padre del processo alla trattativa Stato-mafia e di altri importanti processi contro le mafie e le zone grigie dei poteri criminali italiani oggi è avvocato, parte civile nel processo ‘ndrangheta stragista, delle famiglie Vassallo e Manca nella lotta per la verità sull’assassinio di Angelo e Attilio e in altre importanti lotte giudiziarie. Non ha mai smesso l'impegno politico da presidente del movimento politico Azione Civile... https://cipiri35.blogspot.com/2020/04/i-morti-sono-sulla-coscienza-di-chi-ha.html
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Se non ci andavate mai in tempo di pace, di cosa straparlate sempre in tv in tempo di guerra?
Che il parlamento deve continuare a lavorare è chiaro. Così come è chiaro che dovrebbero iniziare a farlo anche questi due, finendola di usare una esposizione mediatica
enorme per disinformare gli italiani.
Siamo in enorme difficoltà, stiamo contando le bare e abbiamo il sistema sanitario quasi al collasso, con il personale sanitario in prima linea a rischiare la propria vita per salvare quelle dei cittadini. Se proprio non volete dare una mano, abbiate almeno la decenza di finirla con le vostre cialtronate
e fake news che ogni giorno fate girare
(costringendoci a perdere tempo per smontarle e spiegare che sono notizie false).
Giochi mondiali militari, a Wuhan 10mila atleti si sfidano in 27 sport
Dal 18 al 27 ottobre 2019 nella città cinese di Wuhan
si svolge la settima edizione dei Cism military world summer games 2019.
Oltre 10mila atleti - provenienti da quasi 140 Paesi ... https://cipiri20.blogspot.com/2020/03/giochi-mondiali-militari-wuhan-cina.html
Il cantante ha lasciato scivolare dalle spalle il mantello di San Francesco svelando un completino intimo che ha subito ottenuto il plauso di Molti Fans.
Sanremo, 5 febbraio 2020 - Achille Lauro si è messo a nudo, e non in senso metaforico. Sul palco di Sanremo 2020, ha lasciato scivolare dalle spalle il mantello di San Francesco (però firmato da Gucci, forse il santo non sarebbe stato d'accordo) svelando un completino intimo che ha subito ottenuto il plauso di Costantino della Gherardesca. Si potrebbe definire un tutù maschile, o forse no - avete presente i costumi da bagno maschili dell'Ottocento? Ecco, immaginatelo trasparente (quasi tutto) e impreziosito da strass, realizzando un delirio onirico
a metà tra Cristiano Malgioglio e Re Ludwig di Baviera.
Lui l'ha spiegata così: sostiene di essersi ispirato alla celebre scena attribuita a Giotto in una delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, proprio nel momento più significativo quando appunto si spoglia dei propri beni (temiamo invece che Lauro continuerà ad andare in giro in Rolls Royce). In una lettera inviata ai suoi fan, ma anche ai semplici curiosi, si tratteggia come un artista a 180, facciamo 360 gradi. "La musica per me è la cosa più importante ed è dalla musica che nasce la mia concezione dell'arte, dello scrivere, del dipingere e dell'utilizzare il mio stesso corpo come una vera e propria opera". Detto fatto. Ha annunciato (o minacciato) performance analoghe per le prossime esibizioni. Teniamoci pronti.
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Il razzismo c'è sempre nei poveri di spirito e c'è chi ne approfitta
Il "razzismo" e "l'antisemitismo" ci sono "sempre" stati e ci sono tuttora, perché sono "insiti" dell'animo dei "poveri di spirito". Lo sottolinea la senatrice a vita Liliana Segre, già deportata nel lager di Auschwitz, nell'attuale Polonia, intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il discorso della Segre si è concluso con un
lunghissimo applauso dell'Aula e un minuto di silenzio.
“Che emozione. Io esisto e anche il Parlamento europeo. Non era questo il disegno di qualcuno”: lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre leggendo quanto aveva scritto poco prima sul libro degli ospiti d’onore del presidente dell’Eurocamera, David Sassoli. Liliana Segre è giunta a Bruxelles accompagnata dalla figlia per partecipare alla mini-plenaria di mercoledì 29 gennaio. Davanti agli europarlamentari ha tenuto un discorso che ha commosso tutti. “Anche oggi qualcuno non vuole guardare e anche adesso qualcuno dice che non è vero”, ha detto la senatrice a vita, nel suo discorso ha parlato della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Segre ha ricordato con le parole di Primo Levi “lo stupore per il male altrui”, che “nessuno che è stato prigioniero” nel campo “ha mai potuto dimenticare”. “La parola razza ancora la sentiamo dire e per questo dobbiamo combattere questo razzismo strutturale, che c’è ancora. La gente mi domanda come mai si parli di antisemitismo, di razzismo, ma perché c’è sempre stato e perché sono insiti negli animi dei poveri di spirito”, ha aggiunto la senatrice a vita che ha poi detto: “Dobbiamo combattere questo razzismo Strutturale, la gente mi domanda perché c’è ancora l’antisemitismo e il razzismo. Io rispondo che c’è sempre stato, ci sono corsi e ricorsi storici”. C’è sempre “un momento politico” per poter tirare fuori “il razzismo e l’antisemitismo che sono insiti nell’animo dei poveri di spirito. Arrivano i momenti più adatti in cui ci si volta dall’altra parte, in cui è più facile far finta di niente, che si guarda solo il proprio cortile e si dice ‘e’ una cosa che non mi riguarda”. Poi ci sono alcuni che “approfittano di questa situazione e trovano il terreno adatto per farsi avanti”, ha spiegato la senatrice a vita. Un lungo applauso, commosso ed emozionato del Parlamento europeo, ha salutato il discorso della Segre. L’Eurocamera ha poi osservato un minuto di silenzio su richiesta del presidente David Sassoli. Molto emozionati gli europarlamentari durante il discorso di Segre stando alle immagini diffuse dal circuito video. Liliana Segre, reduce italiana dell’Olocausto, è stata nominata senatrice a vita il 19 gennaio 2019 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nata a Milano il 10 settembre 1930 in una famiglia ebraica, nel 1938 lei e i suoi parenti vennero colpiti dalle leggi razziali emanate dal regime fascista, con cui vennero fortemente limitate le libertà degli ebrei italiani. Con l’inizio della guerra e l’intensificarsi delle persecuzioni razziali, nel dicembre 1943 – quando il nord Italia era occupato dalle truppe tedesche – Liliana Segre e la sua famiglia cercarono di raggiungere la Svizzera, senza riuscirci. LEGGI ANCHE Giorgia Meloni si è accorta di aver fatto un gesto forse troppo forte persino per lei quando ha imposto ai suoi di astenersi dal votare la Mozione Segre... httpS://cipiri.blogspot.com/2019/11/liliana-segre-sbugiarda-la-meloni.html
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Vasca con Sigaro e Whisky.
Ecco il Video allucinante del candidato Leghista in Calabria Alfio Baffa,
un trasformista che è passato da Berlusconi a Salvini.
Nudo, immerso nella vasca da bagno con il sigaro e un bicchiere whisky, Baffa saluta i suoi amici del “gruppo revenge porn”, dopo essere stato, assicura, alla manifestazione del Capitano leghista a Roma, a piazza San Giovanni.
Il giovane ha girovagato in vari partiti: berlusconiano, verdiniano, per finire con Matteo Salvini. Baffa è stato anche consigliere comunale di maggioranza nell’ex Comune di Corigliano Calabro dal 2013 al 2018, quando a guidare l’amministrazione c’era il sindaco Giuseppe Geraci.
Senza Parlare di Programmi Politici
Solo un Atteggiamento da Mafioso.
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Auguri al ragazzo della via Gluck
Compie 82 anni il Molleggiato della musica italiana: Adriano Celentano è nato a Milano il 6 gennaio
1938. Nelle foto, alcuni dei suoi momenti milanesi: dalla via Gluck cantata in una delle sue canzoni più famose all'Ambrogino d'oro consegnato al cantante nel 1989 dal sindaco di Milano, passando per piazza Duomo e con gli amici d'eccezione
Dario Fo, Enzo Jannacci, Enrico Intra e Franco Cerri.
Ecco il video dell'intervista:
Il 21 ottobre 1999 David Bowie partecipa allo show di Adriano Celentano "Francamente Me ne
Infischio", interpretando Thursday's Child, ma è la strampalata intervista di Adriano Celentano che si fa ricordare come una vera chicca.
"Capivo perfettamente cosa mi stava dicendo. Credo che lui sia un idiota. Però ero lì per suonare la mia canzone. In ogni caso, non credo che mi inviteranno ancora": a dire queste parole fu David Bowie, il 4 dicembre 1999. L'occasione fu la conferenza stampa di presentazione di "Hours", in un hotel milanese (qua il resoconto del tempo di Rockol). E ovviamente i giornalisti gli chiesero di quell'intervista surreale avvenuta qualche settimana prima, in diretta TV
Bowie, il 21 ottobre del 1999, partecipò a "Francamente me ne infischio", cantando "Thursday's Child", il singolo del nuovo album. Poi arrivò Celentano, che si sedette di fianco al cantante inglese e iniziò a tempestarlo di domande come "Cosa bisogna fare contro la fame nel mondo?".
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Mi occupo di Creare le vostre pagine Responsive,
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Vi ricordo che 15 le governa il centrodestra e 5 il sedicente
centrosinistra.
Vediamo un po'. Parto geograficamente d...