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venerdì 29 dicembre 2017

Denaro Salute Amore nel 2018



Tutto dipende dalle congiunzioni astrali! 


Di che segno sei ?

Cosa fare (e come): segno per segno guida allo zodiaco dell'eros tra predilezioni, 
tentazioni ed errori da non commettere mai.
L'eros segno per segno. L'ariete ama il petting, il leone predilige il ménage à trois, la vergine ha bisogno di una soundtrack, con l'acquario vade retro volgarità. Per raggiungere l'orgasmo ecco che 
vengono in aiuto (anche) le stelle a consigliare come comportarsi con il partner nell'intimità. Cosa non fare a letto e come eccitarlo, su cosa optare tra le lenzuola (o senza) quando scoprite con che 
segno avete a che fare. Eccovi una guida pratica che potrebbe aiutarvi.



Il dominio di Marte, rende questo segno molto sensibile e reattivo agli stimoli erotici, così l’orgasmo rischia di essere raggiunto troppo velocemente. Eppure il segno non disdegna ogni forma di 
petting, anche perché è generoso e si preoccupa della soddisfazione del partner.
Cosa non fare: evitate di far pesare che siate voi a condurre il gioco. Lasciate che sia l’Ariete a farlo, o a credere di poterlo fare. 
Come eccitarlo: ama essere provocato e sfidato dalla trasgressione in ogni forma
 purché intensa...continua a leggere



Benvenuti nel segno che incarna il piacere della materia, e ovviamente il sesso non fa eccezione. Il Toro adora amoreggiare in modo classico, comodo, possibilmente in un luogo che lo metta a suo 
agio e che lo faccia stare tranquillo. Ha poi bisogno di calma e di concentrazione per dare libero sfogo alla sua passionalità.
Cosa non fare: durante l’amplesso meglio non dargli l’impressione di essere distratti o poco coinvolti, non lo sopporterebbe. È molto geloso. 
Come eccitarlo: lasciandogli spesso l’iniziativa e mettendolo 
sempre a suo agio... continua a leggere 




Il sesso, come ogni altra attività, da queste parti viene vissuto come qualcosa da respirare anche a livello mentale, senza mai trascurare la componente cerebrale. Perché pure l’amplesso è una 
sorta di scoperta, un’avventura. Fondamentale, per questo segno, percepire la sessualità come stimolo alla curiosità. 
Cosa non fare: non date l’impressione di vivere il vostro incontro come qualcosa di scontato, che non lasci alcuno spazio alla fantasia e all’immaginazione. Perché è un segno che ha bisogno di 
andare lontano con il pensiero. 
Come eccitarlo: alimentate ogni tipo di fantasia erotica ma in modo sempre
 intelligente e intrigante...continua a leggere  




Inguaribili romantici, i nati di questo segno vivono il sesso come una naturale estensione del sentimento che, tuttavia, sanno cogliere in modo estremamente caldo e passionale. Trattateli con 
delicatezza, in modo gentile e estremamente affettuoso, perché loro hanno un disperato bisogno di sentirsi amati e desiderati. 
Cosa non fare: tutto (o quasi) è concesso purché si rispetti la loro privacy, qualcosa per cui non ammettono deroghe o eccezioni.
Come eccitarlo: le cose mai messe troppo in mostra lo intrigano e lo stuzzicano, 
evitate di ostentare... continua a leggere 



Il Leone ha sempre bisogno di sentirsi il vero protagonista di ogni situazione, e la camera da letto non fa eccezione. Non si tratta di egoismo o di disinteresse verso il partner (al quale dedicherà 
invece molta attenzione), solo avrà bisogno di collocarsi al centro dell’attenzione, di essere il vero oggetto del desiderio. 
Cosa non fare: non fategli mai credere che l’accoppiamento sia per voi qualcosa di scontato o abitudinario, invece ogni volta inventate qualcosa di speciale lasciandolo, però, 
sempre al centro del gioco.
Come eccitarlo: si dice che una sua fantasia erotica ricorrente sia farlo a tre, ma guai a sfidare la sua possessività. Deve decidere lui...continua a leggere 




Il nome del segno evoca, già in partenza, un rapporto non sempre facile e lineare con la sessualità. Perché nella Vergine è sempre presente una forma di pudore atavico, qualcosa che esige 
comunque misura, buon gusto e un’igiene quasi maniacale. Non trascurate la sua vera e propria avversione per le secrezioni corporali.  
Cosa non fare: non imponetegli di fare o di non fare ciò che desidera. La Vergine ha bisogno di esplorare il corpo del partner per dare forma al piacere. 
Come eccitarlo: la Vergine si sente a suo agio in un ambiente pulito, possibilmente profumato, con musica in sottofondo e non troppa luce...  continua a leggere




Ogni cosa è piacere, è divertimento, è stupore. La Bilancia, però, tende a dare la precedenza ad altre componenti della sessualità come ad esempio la stabilità delle relazioni e lo stimolo che da, 
esse, ne riceve. La seduzione non deve necessariamente portare all’atto fisico ma può essere semplicemente una preziosa conferma. 
Cosa non fare: alla larga da tutte le cose o dai comportamenti dozzinali. Ben vengano invece le cose raffinate, i profumi ricercati, un modo di fare leggero e mai eccessivo. 
Come eccitarlo: intrigate la Bilancia con un modo di fare che sia brillante, intelligente e elegante. Il segno da moltissima importanza ai dettagli estetici...continua a leggere  





Benvenuti nel regno del segno più sexy che ci sia. Perché lo Scorpione vive la sessualità come forma irrinunciabile dell’essere, e lo testimonia la forza intensa e seducente che esprime in ogni 
istante, il gusto dark per le cose torbide, per il tradimento e l’intrigo. Costante la fantasia erotica che lo rende un partner speciale. 
Cosa non fare: cercate di non dirgli troppe volte di no. Il suo impulso sessuale ha, infatti, bisogno di esprimersi liberamente e non sopporta proprio i rifiuti.  
Come eccitarlo: maliziosamente, lasciategli credere che non ha capito qualcosa, che gli state nascondendo una verità. Tenetelo acceso con la curiosità...continua a leggere 




Da buon segno di fuoco, non mancano in lui la giusta dose di passione e di calore. Tende a sedurre con una certa facilità grazie alla sua apertura e al suo modo amichevole e cordiale di 
comportarsi. Ma guai a pretendere tutto e subito da lui, perché il Sagittario ama, sopra ogni cosa, la leggerezza della libertà.  
Cosa non fare: la sua grande carica erotica si dice lo porti ad essere un segno facilmente conducibile all’orgasmo. Così non amerà chi ci rinuncia o tarda eccessivamente.   
Come eccitarlo: ha bisogno di essere provocato in maniera molto esplicita per poter accendere la scintilla che non si spegne mai in lui... continua a leggere 





Lento e avveduto, il Capricorno non sempre è un segno facile e veloce nell’approcciare la sessualità. Il suo è un modo di muoversi che ci va piano, avendo bisogno di capire che la persona che ha 
davanti faccia al suo caso. Poi però dimostrerà di possedere l’esaltazione di Marte dando prova di una intensità erotica davvero notevole. 
Cosa non fare: evitate di inondarlo di emoticon, di messaggi a effetto, di frasi strappacuore copiate magari da qualche sito. Lui non ama le cose che esagerano per dolcezza, perché si sentirebbe 
goffo e incapace di comportarsi in modo adeguato.     
Come eccitarlo: lui non ha bisogno di cose troppo originali o inaspettate. Ben venga una situazione di grande tranquillità e comodità, perché lui ha già scelto... continua a leggere




Si dice che questo sia il segno meno interessato al sesso e dintorni. In parte è vero, ma attenzione a non scambiare il suo disinteresse verso le cose troppo materiali per inappetenza sessuale. 
Adora la componente mentale del rapporto, quella fatta di giochi, di preliminari e di seduzione leggera. Ha bisogno di entrare in punta di piedi nel vostro letto.
Cosa non fare: alla larga dalle passioni più volgari e scontate come la gelosia senza senso o ogni forma di possessività, tutte energie che si porrebbero subito in conflitto 
con il suo amore per la libertà.     
Come eccitarlo: seducetelo con tecniche e preliminari sempre leggeri, sussurrati, accennati. Lasciate che si accenda un po’ per volta... continua a leggere





Questo è il segno per cui tutto può essere divertente e eccitante purché abbia un senso. La sua componente d’acqua li rende sicuramente ottimi e intensissimi amanti, capaci di grandi cose. La loro 
infallibile intuizione saprà sempre soddisfare il partner dandogli ciò di cui ha bisogno, soprattutto durante l’amplesso. 
Cosa non fare: non imponetegli di decidere o di prendere l’iniziativa. Fate invece in modo che i Pesci arrivino, senza quasi accorgersene, all’intimità. In questo modo non avranno accumulato 
tensione e sapranno dare il massimo.      
Come eccitarlo: facendogli sentire la vostra presenza e coprendolo di attenzioni senza però schiacciarlo. Non fategli mancare mai la musica... continua a leggere 





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venerdì 15 dicembre 2017

TROVATO NUOVO SISTEMA SOLARE




 La caccia ad altri mondi continua: Kepler 90 potrebbe avere più di 8 pianeti Nuovo Sistema Solare, video Nasa: esopianeti scoperti grazie all'intelligenza artificiale di Google. AI ne trova uno che era sfuggito alle precedenti analisi. 


La stella Kepler-90 ha pareggiato il record del nostro sistema solare: ha otto pianeti che le orbitano attorno. L'ultimo esopianeta scoperto grazie al contributo dell'AI di Google è molto vicino alla stella, poco più di un decimo della distanza Terra-Sole, e le orbita attorno in soli 14,4 giorni. Chi sperava che potesse ospitare acqua liquida o vita è rimasto deluso: gli astronomi della Nasa stimano infatti che la sua superficie abbia una temperatura di più di 400 gradi, quindi decisamente troppo calda. «Il sistema Kepler-90 è come una mini versione del nostro Sistema Solare. Ci sono pianeti più piccoli all'interno e pianeti più grandi all'esterno», ha dichiarato Andrew Vanderburg, astrofisico della Nasa. La caccia, dunque, continua, anche perché il sistema Kepler 90 potrebbe avere molti più pianeti del nostro. Il metodo del transito usato nella ricerca dei pianeti è efficace per quelli molto vicini alla propria stella, ma non per quelli più esterni. In futuro potremmo dunque scoprire un nuovo sistema solare più popoloso del nostro. (agg. di Silvana Palazzo)

NASA, SCOPERTO ALTRO MONDO CON KEPLER E GOOGLE
Le scoperte del telescopio spaziale Kepler erano tanto attese, ma sono state entusiasmanti in parte. Un nuovo sistema solare è stato scoperto, ma la sorpresa è rappresentata dal contributo offerto dall'intelligenza artificiale di Google nella scoperta dell'ottavo pianeta, che era invece sfuggito agli astronomi. Si tratta di Kepler 90i, un pianete roccioso e incandescente, la cui temperatura è simile a Mercurio e le cui dimensioni sono invece del 30% più grandi della Terra. Partendo dai dati del telescopio Kepler, BigG ha dimostrato di poter avere un ruolo di primo piano nella scoperta di espianti. Tutto è cominciato nel 2014, quando Kepler ha cominciato a cercare pianeti extraterrestri che potrebbero ospitare la vita. Il fatto è che ha raccolto tantissime informazioni, quindi gli esperti avrebbero impiegato diversi anni per analizzarle e classificarle. Il nuovo esperimento ha dimostrato che le reti neurali sono uno strumento promettente 
per la scoperta dei segnali più deboli di mondi lontani.

NUOVO SISTEMA SOLARE, SCOPERTA NASA CON L'AIUTO DI GOOGLE
Chi ha avuto l'idea di applicare l'intelligenza artificiale ai dati di Kepler? Christopher Shallue, ingegnere informatico del team di ricerca di Google AI. Con l'aiuto di Andrew Vanderburg ha addestrato ad hoc la rete neurale di Google per riconoscere le piccole variazioni di luminosità delle stelle così da individuare i pianeti con la tecnica del transito. «I dati raccolti dai telescopi sono troppi per essere scandagliati dagli umani», dicono alla Nasa. Kepler-90i non è l'unico pianeta trovato dall'AI di Google, perché è stato scoperto anche Kepler-80g. Potrebbero esserci ancora tantissimi tesori nascosti tra i dati di Kepler: finora gli scienziati hanno parlato di circa 2.500 pianeti extrasolari e la rete neurale ha trovato due mondi di poca importanza, ma in futuro potrebbe essere scoperto un pianeta in grado davvero di ospitare la vita.

NON PROPRIO COME LA TERRA. L'ultimo esopianeta scoperto, Kepler-90i, ha un diametro del 30% superiore a quello terrestre e si trova, proprio come la Terra, ad occupare il 3° posto per distanza dalla propria stella.Ma le è molto vicino (poco più di un decimo della distanza Terra-Sole), e le orbita attorno in soli 14,4 giorni.Gli astronomi della Nasa stimano che la sua superficie abbia una temperatura di più di 400 gradi, decisamente troppo calda per ospitare acqua liquida o la vita.

E questo rappresenta sicuramente un buon pretesto per continuare a sognare. «Ci sono scoperte ancora nascoste nell'archivio dati di Kepler, in attesa che la tecnologia ci aiuti scovarle. I nostri dati costituiscono un vero tesoro per i ricercatori per gli anni a venire», ha dichiarato Jessie Dotson, a capo del progetto Kepler alla Nasa.

leggi anche
ASTRONAUTA NESPOLI


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venerdì 1 dicembre 2017

Barbiere Hipster


Guarda con quanta cura definisce la barba dei suoi clienti, è davvero bravo.



La nascita degli Hipster risale ai primi anni ’40 in America, una tendenza sviluppatasi dal desiderio dei ragazzi caucasici di far loro lo stile di vita e il linguaggio dei jazzisti afro-americani.  La barba hipster è una delle caratteristiche che più è “emersa” riuscendo a spopolare nel mondo e a diventare una vera e propria tendenza.

Il fenomeno Hipster si è così evoluto negli ultimi anni fino a diventare mainstream (ma occhio a definirla una semplice moda) ed è caratterizzato da diversi tratti distintivi che insieme scopriremo, tuttavia noi, amanti della barba, non potevamo non dare particolare risalto a quest’ultima.

Cosa significa essere hipster? Prima un po’ di storia

Se negli anni 40 essere hipster significava anche rifiutare i valori della società non lavorando, non 
seguendo uno stile di vita “normale”, insomma vivere in modo alternativo nell’accezione più profonda del termine, oggi il termine hipster indica soprattutto una persona che cerca di vivere in maniera alternativa ma in modo più sobrio, scegliendo un genere musicale, un abbigliamento, una filosofia di vita ricercata e farla propria, insomma vivere in non comune.




Come è nata la barba hipster

Se in fatto di cultura gli hipster sono molto esigenti inseguendo il fattore “alternativo” (ciò significa 

distinguersi dalla massa ascoltando gruppi musicali, leggendo libri o guardando film conosciuti da 

poche persone), probabilmente non si può dire lo stesso in merito ai capelli e alla barba poiché sin dal principio si è cercato di inseguire lo stile dei pionieri ottocenteschi americani.

La barba da hipster ha innanzitutto una caratteristica predominante: è folta, il che non significa 

necessariamente lunga (più avanti vedremo infatti come è ampiamente diffusa la tendenza a ricercare 

una barba hipster corta). Lo stile hipster è oramai inconfondibile, caratterizzato da acconciature “finto-arruffate” che, sebbene talvolta possano apparire trasandate, in realtà richiedono molto tempo e cura per lo styling.



Tutorial? Vediamo come avere una barba hipster

Te lo sarai senz’altro chiesto, ma in realtà non esiste un vero e proprio tutorial per la barba hipster, 

anche perché, se ci pensi, definire uno standard univoco e assoluto che vada bene per chiunque, 

definendo quindi uno stile conformato, va anche un po’ contro la vera essenza hipster. Diciamo però 

che un punto di partenza c’è, ed è senz’altro quello di farsi crescere la barba.
Abbiamo scritto un articolo molto approfondito in merito, ti consigliamo di leggerlo e di seguire tutti i consigli riportati in modo preciso e puntuale. 



Quando la tua barba sarà finalmente cresciuta, sarà 

importante curarla, definirla con precisione e caratterizzarla seguendo uno stile personalissimo e 

particolare. Alla barba molti affiancano anche dei bei baffi arricciati, a punta.  Insomma, punte e ciuffi disordinati ad arte. Se ti piacciono e pensi che ti stiano bene, pensaci 😉
 (e stai tranquillo se hai sentito la storia dei batteri nella barba hipster. 
In questo articolo ne abbiamo abbondantemente parlato).


Barba hipster corta

Chiriamo una cosa, non è assolutamente detto che la lunghezza della barba sia la caratteristica 

principale. In molti amano una barba hipster corta e diciamolo, se stai leggendo questo paragrafo è 

perché probabilmente cercavi qualche ispirazione in merito. Ti sarò sincero, benché ammiri molto la 

barba lunga ben curata, una leggermente più corta può rappresentare davvero un’ottima scelta.


LEGGI ANCHE
PERCHE' GLI HIPSTER
PORTANO LA BARBA ?


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giovedì 28 settembre 2017

"No woman no drive" a Sostegno delle Donne alla Guida


Arabia Saudita, storico decreto del re: le donne potranno guidare
Cade un tabù a Riad: il re Salman ha finalmente concesso alle donne il permesso di guidare, anche se non da subito, nell'unico paese dove era loro proibito. Le prime patenti dovrebbero essere rilasciate dal prossimo giugno.
Cade un tabù storico e mondiale in Arabia Saudita. Un decreto del re Salman ha finalmente concesso alle donne il permesso di guidare, anche se non da subito. L'annuncio è arrivato dai media di Stato di Riad e, in contemporanea a un evento a Washington legato alla casa saudita. L'ambasciatore di Riad negli Stati Uniti ha commentato in serata: "E' il momento giusto per questo cambiamento perché in Arabia Saudita abbiamo una società giovane e dinamica. Le donne non avranno bisogno del loro 'guardiano' per prendere la patente". Si dissolve così l'incredibile divieto anche nell'ultimo paese dove era vigente, simbolo di oppressione nei confronti delle donne.

Finora i teologi wahabiti (il ramo radicale del sunnismo che vige in Arabia Saudita) si erano espressi contro il via libera delle donne alla guida, dando spiegazioni spesso surreali: un diritto che, secondo i religiosi, sarebbe stato "inappropriato", "un problema per gli uomini" o comunque "pericoloso per la stabilità del Regno". Pochi giorni fa uno sceicco piuttosto importante nel paese aveva giustificato il divieto perché, ha detto nello sconcerto mondiale,
 "le donne hanno un quarto di cervello degli uomini".

'No woman no drive', il remake a sostegno delle donne saudite.


Dal 1991 (dopo la Guerra del Golfo) e nel corso degli anni ci sono state diverse manifestazioni di donne che, sfidando la legge e gli arresti, si sono riunite ognuna alla guida della propria auto. La rivolta è proseguita anche sui social network dove sono spesso comparsi video e foto di donne al volante.

Pochi giorni fa però c'era stato un segnale di apertura importante: era stato permesso per la prima volta ad alcune donne di entrare in uno stadio. E' stato solo l'ultimo provvedimento dell'apertura graduale, ma costante, del Regno Saudita, principalmente economica ma anche sulla concessione di alcuni diritti, in contemporanea con l'ascesa sempre più dirompente del giovane principe Mohammed bin Salman, 32 anni.

La decisione ha in buona parte motivazioni economiche, come del resto ha confermato lo stesso ambasciatore saudita a Washington: il governo di Riad sta cambiando e modernizzando la sua locomotiva economica, anche a causa del prezzo basso del petrolio. L'economia, dunque, sarà più inclusiva e dunque potrebbe essere importante coinvolgere anche le donne a pieno titolo per sostenere la crescita di un Paese sempre meno dipendente dall'"oro nero".

Il decreto di re Salman prevede che sia costituito entro 30 giorni un panel ministeriale per dare attuazione alla decisione rivoluzionaria. Le prime patenti, secondo il programma del Regno, dovrebbero essere rilasciate nel giugno del 2018.

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mercoledì 7 giugno 2017

Rete Neurale dei Legami di Coppia



I ricercatori della Emory University hanno fatto passi avanti nella comprensione 
del codice neurale che regola l’accoppiamento. 


Le vie che portano all’amore sembrano non essere infinite. È quello che emerge da uno studio condotto da un team di neuroscienziati della Emory University e pubblicato sulla rivista Nature, grazie al quale è stato scoperto un collegamento chiave tra due aree del cervello coinvolte nella formazione dei legami di coppia. Se può essere facile per gli esseri umani riconoscere le sensazioni associate alla vista del partner, non lo è altrettanto descrivere e conoscere quei meccanismi cerebrali che portano a tali sensazioni.

“Il modello animale utilizzato, cioè le femmine di arvicole delle praterie (Microtus ochrogaster), ha avuto un ruolo cruciale” racconta Elisabeth Amadei, co-autrice della ricerca “perché studiare le interazioni cerebrali che stimolano l’accoppiamento negli esseri umani è molto complicato”. In particolare, questi roditori sono monogami e tendono a mantenere per tutta la vita il legame con il loro partner. Studiandone i comportamenti e analizzando l’attivazione cerebrale, la ricerca ha dimostrato che la connessione fra due aree del cervello appartenenti al sistema cerebrale di ricompensa, la corteccia prefrontale e il nucleo accumbens, 
si attiva durante la formazione dei legami di coppia.

Inoltre, per capire se la comunicazione tra la corteccia prefrontale e il nucleo accumbens, oltre a manifestarsi durante l’accoppiamento, ne fosse anche una causa, i ricercatori sono ricorsi alla tecnica dell’optogenetica: aumentando con la luce la comunicazione tra le due aree cerebrali interessate, hanno dimostrato che le femmine di arvicola delle praterie mostravano più propensione all’accoppiamento con il proprio partner che con un altro maschio. “È davvero emozionante pensare che sia possibile influenzare i legami sociali” commenta Zack Johnson, co-autore della ricerca, “stimolando determinati circuiti cerebrali con un sistema controllabile da remoto”.

Sulla base di questi risultati, il team di neuroscienziati cercherà di capire se, in questi circuiti cerebrali, intervengono ormoni o neurotrasmettitori e in quale modalità: “il lavoro del nostro gruppo – conclude Robert Liu, professore associato al Dipartimento di Biologia della Emory University – si focalizza sulla comprensione dei meccanismi cerebrali che si attivano durante i comportamenti sociali, con l’obiettivo di intervenire in quei circuiti nervosi compromessi 
nelle malattie come l’autismo”.

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mercoledì 10 maggio 2017

W la Mamma




Origini della festa della Mamma

VIVA TUTTE LE MAMME DEL MONDO




Edoardo Bennato - Viva la mamma -

Ogni anno, la seconda domenica di maggio, si celebra la festa della mamma. Un’occasione per ringraziare la mamma per l’amore che dà ai suoi figli.
Tutto cominciò nel diciassettesimo secolo in Inghilterra quando venne istituito il Mothering Sunday. Ai figli che lavoravano lontano da casa venne dato, nella quarta domenica di Quaresima, un permesso speciale per rientrare a casa per festeggiare la mamma.
In Italia la festa della mamma venne celebrata per la prima volta nel 1957 ad Assisi. Da allora è diventata una vera tradizione, una ricorrenza che 'fa bene alla salute'.


La Festa della mamma nacque negli Stati Uniti e fu ufficializzata nel 1914 dal presidente americano Woodrow Wilson, con la delibera del Congresso di festeggiarla la seconda domenica di maggio come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri e speranza per la pace. Oggi la festa della mamma è una ricorrenza diffusa in tutto il mondo ma, a seconda dei Paesi, cade in date diverse.
In Italia viene festeggiata la seconda domenica di maggio, come negli Stati Uniti.

Di seguito le date in cui viene festeggiata la festa della mamma in alcuni Paesi:
seconda domenica di febbraio: Norvegia.
8 marzo: Bulgaria, Romania, Serbia, Slovenia.
quarta domenica di quaresima: Irlanda, Regno Unito.
21 marzo (primo giorno di primavera): Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kuwait, Libano, Siria.
prima domenica di maggio: Lituania, Portogallo, Spagna, Ungheria.
8 maggio: Corea del Sud.
10 maggio: India, Messico, Pakistan.
seconda domenica di maggio: Italia, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Perù, Filippine, Singapore, Sudafrica, Svizzera, Turchia, Stati Uniti, Venezuela.
26 maggio: Polonia.
ultima domenica di maggio: Francia, Haiti, Repubblica Dominicana, Svezia.
12 agosto: Thailandia.
ultima domenica di novembre: Russia.
22 dicembre: Indonesia.

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domenica 16 aprile 2017

Totò : 'A livella



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Totò : 'A livella
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Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"

"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

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martedì 28 marzo 2017

La differenza tra Canapa e Marijuana




Canapa e Marijuana sono la stessa pianta, parte della famiglia botanica delle Cannabaceae (sottoinsieme dell’ordine delle piante Urticales). La distinzione tra canapa e marijuana è quindi solo lessicale e dovuta all’uso comune dei termini. Sarebbe più corretto parlare sempre di canapa, sia quando si intende la variante tessile, che quando si intende quella psicoattiva.

I due nomi distinti per definire i due diversi usi si utilizzano semplicemente per convenzione: con la parola canapa si intende la varietà che si produceva in gran quantità in Piemonte, Emilia Romagna e sud Italia, e che serve per produrre alimenti (semi, olio, farina), bio-carburante, carta, tessuti, cordame, prodotti cosmetici e materiali (spesso innovativi e molto efficienti) e per la bio-edilizia.

È quasi priva di Thc (o meglio ne contiene solo in minima concentrazione), il principio attivo che provoca lo “sballo”, e non ha quindi alcun effetto psicotropo. La sua coltivazione in Italia è legale e regolamentata (per chi fosse interessato ecco un articolo a riguardo: cosa fare per coltivare la canapa). Quello della canapa a scopi industriali è stato per anni uno dei settori di punta in Italia e nel mondo, il nostro paese ne era il secondo produttore mondiale .

Per dare un’idea di quanto fosse diffuso l’utilizzo della canapa, basti pensare che anche la Costituzione degli Stati Uniti venne scritta su carta di canapa. Si trattava insomma di una pianta che consentiva di fare in modo economico ed ecologico quasi tutto ciò che poi si è cominciato a fare con il petrolio e i suoi derivati.


Con il termine marijuana si intende invece la variante di canapa ricca di Thc e quindi ad effetto psicoattivo. Questa è la pianta cantata da Bob Marley e simbolo della cultura hippie (e contemporaneamente dagli importanti e sempre più diffusi utilizzi medici e terapeutici). La marijuana è considerata una droga leggera e la sua coltivazione in Italia è vietata. Anche se sempre più paesi nel mondo la stanno legalizzando.

Quella che si usa per scopi tessili, priva di Thc, è solitamente la pianta di sesso maschile (anche se non sempre, esistono anche qualità di canapa monoiche, cioè ermafrodite, e femmine utilizzate a questo scopo) mentre quella con effetti psicoattivi è la femmina.

Per concludere, è comunque importante sapere che le distinzioni tra i termini canapa, cannabis e marijuana sono del tutto arbitrarie. Come già accennato, il nome scientifico è lo stesso, appunto per il fatto che si tratta della medesima pianta. La distinzione del nome marijuana da quello di canapa avvenne negli anni ’30 .

LA CANAPA POTREBBE SOSTITUIRE TUTTO CIÒ CHE FACCIAMO CON GLI ALBERI E PETROLIO. ECCO PERCHÉ L’HANNO PROIBITA

Perchè Canapa e Marijuana sono state Vietate - La Vera Storia

Un documentario ben fatto e completo, che riassume la storia della canapa, i motivi reali della proibizione, gli utilizzi industriali e terapeutici.

Praticamente tutto quello che oggi viene prodotto dagli alberi e dal petrolio, potrebbe invece essere prodotto dalla canapa. Non sarebbe più necessario abbattere un solo albero per produrre carta.

Combustibile pulito potrebbe essere ricavato dalla bio-massa dell’abbondante pianta di canapa. Questo nuovo combustibile potrebbe alimentare automobili, fabbriche, centrali energetiche, e potrebbe persino riscaldare le nostre case. Ecco il VIDEO del documentario realizzato da Massimo Mazzucco per Arcoiris.tv:


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lunedì 6 marzo 2017

LOTTO MARZO SCIOPERO GLOBALE


Donne in sciopero, dentro e fuori le mura domestiche

Sarà un gran giorno, l’8 marzo 2017. Sulla base dello slogan “Se la mia vita non vale, io sciopero” in ben 23 paesi, compreso il nostro, è indetto un “sciopero delle donne”. Uno sciopero che non è solo simbolico, ma reale. L’obiettivo è fermare tutto, bloccare il Paese.

In Italia e non solo. Di questo hanno parlato le duemila donne riunite in assemblea a Bologna, lo scorso weekend, convocate da non UnaDiMeno, il coordinamento di collettivi e organizzazioni che già il 26 novembre ha portato almeno 400.000 donne a manifestare a Roma contro la violenza maschile. Ma ci saranno ben 22 paesi in sciopero, l’8 marzo.

Tutto parte dall’Argentina, ultimi ad aderire gli Stati Uniti, sulla spinta della “Women’s March on Washington” del 26 gennaio scorso. Un appassionato confronto, a Bologna, sui temi della violenza contro le donne, si è preparato il piano-antiviolenza, e sui temi dello sciopero. Cosa vuol dire scioperare? Chi partecipa, come si indice?

E se va notato, ancora una volta, che l’informazione mainstream ha mancato un evento politico di prima grandezza – del resto anche la marcia statunitense è stata attivata dai social, non da tv e da carta stampata – sarebbe un peccato che la sottovalutazione mediatica trascinasse con sé anche una sottovalutazione politica. Cosa è questo sciopero? Come si mette in pratica?

Bisognerà ricordare che in Polonia, nel “black monday” del 3 ottobre 2016, nella loro azione contro la minaccia di una legge che vietasse del tutto l’aborto, le donne polacche dissero: se ci fermiamo noi si ferma tutto. Come è effettivamente è successo. Questo vuol dire sciopero delle donne, in un mondo in cui il lavoro si è completamente trasformato. Mettere tutti in condizione di guardare cosa è il lavoro, oggi. Chi più di una donna sa che il lavoro è precario, sfaccettato e spezzettato, e investe direttamente la vita? Chi può saperlo meglio di chi è stata obbligata da sempre al lavoro di cura, per di più gratuito?

C’erano molti uomini, perlopiù ragazzi ovviamente, all’assemblea. Alcuni provenienti dal mondo queer, perché lo sciopero è anche uno sciopero dai generi, dagli stereotipi e dai ruoli obbligati. Uno dei modi per metterlo in pratica sarà il kindergarten gestito dai compagni, un accudimento dei bambini già messo in pratica durante l’assemblea. Ma lo sciopero, è stato ripetuto in tanti interventi, è sospensione, astensione. Blocco delle attività. Di tutti i tipi.

Per esempio dall’insegnamento ma anche dal portare i bambini a scuola. Con l’attivazione di fondi di solidarietà, per permettere a tutte di scioperare. E qui sta il nodo centrale. Per astenersi dal lavoro, per chi lavora a contratto, occorre che lo sciopero sia indetto. Erano presenti molte sindacaliste, soprattutto Usb e Cobas, anche se non mancavano iscritte alle confederazioni, soprattutto Fiom.

C’è una forte pretesa di attenzione, da parte dell’assemblea, rivolta a tutte le sigle sindacali. Come è giusto, si tratta della più importante manifestazione politica sul lavoro prevista nei prossimi mesi. La scelta è stata di non mobilitarsi per una manifestazione nazionale. Si sciopererà insieme nelle città. Per bloccarle. Contro la violenza maschile, contro il neocapitalismo che di questa violenza è permeato, contro il dominio che entra nelle pieghe della vita quotidiana. In Italia contro il jobs act, contro la cancellazione dei diritti. Fondamentale è riconoscere che sono le donne a guidare la lotta per un lavoro diverso, oggi. L’esperienza diretta, nella propria vita, della violenza e dell’ingiustizia è forza viva, trascinante. Il coraggio è ascoltarla.
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La prima “Giornata della donna” fu celebrata ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio 1909, mentre in alcuni paesi europei si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911 su indicazione di Clara Zetkin. Le manifestazioni furono interrotte dallo scoppio della Prima guerra mondiale finché l’8 marzo 1917 nella capitale russa le donne guidarono un’imponente manifestazione per chiedere la fine del conflitto. In tal modo l’8 marzo del 1917 sancì l’inizio della Rivoluzione bolscevica in Russia. Per stabilire un giorno comune a tutte le nazioni, nel 1921 la Conferenza internazionale delle donne comuniste decise che l’8 marzo si celebrasse la
 “Giornata Internazionale dell’Operaia”
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Le Origini della Giornata

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