È morto Stephen Hawking, a 76 anni
Lo scienziato della «teoria del tutto»
L’astrofisico di fama mondiale Stephen Hawking è morto all’età di 76 anni.
Lo afferma un portavoce della sua famiglia. È morto nella sua abitazione a Cambridge.
Ha convissuto per oltre 55 anni con una malattia invalidante.
Lo scienziato Stephen Hawking, le cui intuizioni hanno modellato la moderna cosmologia.La sua famiglia ha rilasciato una dichiarazione nelle prime ore di mercoledì mattina confermando la sua morte nella sua casa di Cambridge. I figli di Hawking, Lucy, Robert e Tim hanno comunicato in una breve nota: «Siamo profondamente rattristati dal fatto che il nostro amato padre sia morto oggi. Era un grande scienziato e un uomo straordinario il cui lavoro vivrà per molti anni. Il suo coraggio e la sua perseveranza con la sua brillantezza
e il suo umorismo hanno ispirato persone in tutto il mondo».
Un’icona mondiale
Stephen Hawking è stato il più grande cosmologo della sua generazione e soprattutto un’icona mondiale per il suo impegno nella ricerca nonostante un gravissimo handicap: l’atrofia muscolare progressiva, una sindrome correlata alla Sla. Per 30 anni (fino al 2009) ha occupato la cattedra di matematica all’Università di Cambridge (lui che nacque a Oxford l’8 gennaio 1942, dove sua madre era sfollata per sfuggire ai bombardamenti nazisti su Londra),
la stessa cattedra tenuta da Isaac Newton.
A 13 anni i primi sintomi della malattia
La malattia si manifesta nei primi sintomi già all’età di 13 anni, e gli viene diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (in realtà si tratta di una sindrome degenerativa, ma a sviluppo più lento della Sla). Ciò non gli impedisce di laurearsi a soli 20 anni, ma già un anno dopo iniziano i gravi problemi motori alle mani. Nel 1985 perde l’uso delle corde vocali a causa di una tracheotomia conseguente a una grave forma di polmonite, un altro grave problema dopo che negli anni precedenti era stato ridotto su una sedia a rotelle e impossibilitato ad alimentarsi da solo.
Riesce a comunicare, seppure a fatica, grazie a un sintetizzatore vocale ideato per lui. Ma con il tempo le difficoltà di comunicazione aumentano e nel giugno 2012 si presta a far da cavia a un progetto dell'Università di Stanford per uno scanner cerebrale che consente di tradurre in parole l'attività elettrica del cervello. Di Stephen Hawking tutto il mondo ha sempre ammirato la sua forza e la volontà di non arrendersi mai davanti a menomazioni devastanti e il suo fondamentale ottimismo verso la vita: «A parte la sfortuna di contrarre la mia grave malattia, sono stato fortunato sotto quasi ogni altro aspetto», ha affermato in diverse occasioni.
Stephen Hawking e la Teoria del Tutto
Cosmologia e buchi neri
Il campo principale di ricerca di Stephen Hawking è stata la cosmologia e la teoria della gravità quantistica, e in particolare i buchi neri. I suoi primi lavori riguardano le singolarità nella teoria generale della relatività di Einstein. Nel 1971 dimostrò come subito dopo il Big Bang si crearono oggetti di massa enorme, ma delle dimensioni di un protone: in pratica dei micro-buchi neri. Nel 1974 dimostrò come i buchi neri possono essere descritti dalle leggi della termodinamica ed emettono radiazioni (in seguito chiamate radiazione di Hawking) che portano all’evaporazione del buco nero stesso secondo le leggi della meccanica quantistica (effetto che ha trovato conferma sperimentale nel 2010). Si tratta di un studio fondamentale che unisce la meccanica quantistica con la teoria della relatività einsteiniana. Il suo lavoro sui buchi neri proseguì dimostrando (insieme ad altri matematici) che i buchi neri sono caratterizzati solo da tre proprietà: massa, momento angolare e carica elettrica. In campo cosmologico, ha ipotizzato un universo senza limiti spazio-temporali (universo aperto) senza singolarità, anche al proprio inizio.
Stephen Hawking: spiega perchè Dio non esiste
Ateismo e scienza
Secondo Hawking, Dio non può conciliarsi con la scienza. Lo scienziato ha sempre proclamato il suo ateismo. Nonostante ciò, divenne nel 1986 membro della Pontificia accademia delle scienze. Hawking in una sua opera sostiene che l’universo non è stato creato da Dio e che scienza e religione non sono conciliabili, anzi sono in contraddizione ma alla fine la scienza avrà il sopravvento: «C'è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull'autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona». Dal 1974, all’età di 32 anni, fu accolto nella Royal Society, uno dei membri più giovani della storia dell’associazione. Innumerevoli i suoi premi e i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera di ricercatore. Sulla possibilità dell'esistenza di vita intelligente extraterrestre, Hawking ha sempre sostenuto che probabilmente gli alieni esistono, ma è meglio per noi starne alla larga.
La scienza per tutti
Oltre alle sue opere scientifiche, Hawking ebbe una straordinaria capacità di divulgatore di argomenti e concetti molto complicati come la meccanica quantistica e la cosmologia. La sua opera più conosciuta (9 milioni di copie vendute in tutto il mondo) in campo divulgativo è Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, un libro del 1988 considerato da molti ricercatori tra i più importanti delle scienze del XX secolo, degno di stare insieme alle opere fondamentali di Einstein. Il suo seguito (2001) è L’universo in un guscio di noce, in cui espone le nuove conoscenze fisiche e cosmologiche. Nel 2005 La grande storia del tempo è in pratica la riedizione aggiornata alla luce delle nuove scoperte del libro del 1988. Nel 2014 è uscito il film La teoria del tutto, diretto da James Marsh, sulla vita di Hawking. Per l’interpretazione dello scienziato, Eddie Redmayne ottiene l’Oscar come migliore attore protagonista.
Nella vita privata Hawking sposò la sua fidanzata del college, Jane Wilde, nel 1965, due anni dopo la sua diagnosi. Nel 1985, durante un viaggio al Cern, Hawking fu portato in ospedale con un’infezione. Era così malato che i medici chiesero a Jane se avessero dovuto spegnere l’alimentazione. Lei rifiutò e Hawking fu trasportato all’ospedale Addenbrooke di Cambridge per una tracheotomia. L’operazione gli ha salvato la vita ma ha distrutto la sua voce. La coppia ebbe tre figli, ma il matrimonio si interruppe nel 1991. Quattro anni dopo, Hawking sposò Elaine Mason, una delle infermiere impiegate per dargli cura 24 ore su 24.
Hawking ha vinto l’Albert Einstein Award, il Wolf Prize, la Copley Medal e il Fundamental Physics Prize. Il premio Nobel, tuttavia, gli è sfuggito. Ha lavorato alla Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton.
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