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domenica 29 aprile 2012

Scie Chimiche , Haarp , Usano Il Cielo X Esperimenti Segreti?





- Scie chimiche/Haarp -




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 Scie Chimiche , Haarp , Usano Il Cielo X Esperimenti Segreti?

L'alba Del Dominio Elettromagnetico 

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 - Scie chimiche/Haarp -




 l'aerosol diffuso contiene i seguenti valori di elementi chimici tossici, il cui effetto sui processi mentali, psicologici ed emotivi, è devastante. Le cifre di seguito riportate indicano di quante volte il limite "consentito" per legge è superato:
Alluminio: 15,8
Antimonio: 63.3
Arsenico: 418
Bario: 5.3
Cadmio: 6
Cromo: 6.4
Rame: 9
Ferro: 43.5
Piombo: 15.7
Manganese: 513,8
Nickel: 10.7
Zinco: 7.5
Le scie chimiche hanno trasformato l’atmosfera in qualcosa di simile al plasma. Respirare questo plasma con le concentrazioni sopra indicate, è stato dimostrato che causa anomalie comportamentali. Dunque le chemtrails possono essere considerate un programma di controllo mentale. tratto da un articolo Alfred Lambremont Webre

L'alba Del Dominio Elettromagnetico - Scie chimiche/Haarp -




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Punkreas : Censurato per motivi politici "Polenta e Kebab"



"Polenta e Kebab" è estratto da "Noblesse Oblige", il nuovissimo album dei Punkreas in vendita dal 31 gennaio

Non dimenticare di ISCRIVERTI AL CANALE!!


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Censurato per motivi politici 

"Polenta e Kebab"

 nuovo video dei Punkreas


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 Anche se siamo nel 2012, nel tanto amato mondo musicale la censura è sempre attiva. Pare che l’emittente televisiva DeeJay tv abbia censurato “Polenta e Kebab”, il nuovo video della band lombarda dei Punkreas, che vedeva la partecipazione di Luca “Zulu” Persico dei 99 Posse e di Michele Vigilante.

LA CENSURA - All’etichetta discografica dei Punkreas, la Edel, è stato comunicato che il video è stato sì apprezzato al livello artistico, anche per l’ottima regia di Stefano Poletti ma la sua messa in onda è stata bloccata poiché politicamente inopportuna”. Il brano parla infatti della ben nota idiosincrasia del popolo della Lega verso gli extracomunitari e i meridionali, in toni comunque non eccessivamente pesanti. Pare tuttavia che la censura sia scattata perché il testo della canzone,  scritta comunque molto prima delle note e recenti vicende che hanno coinvolto i vertici della Lega Nord, mette in relazione l’ascesa della Lega con la diffusione della ‘ndrangheta in Lombardia.

IL COMMENTO DELLA BAND - Quanto alla band, tutti i membri hanno accolto con stupore e delusione la notizia, commentando che la decisione è “assolutamente ingiustificata e frutto di un eccesso di zelo da parte del direttore artistico nei confronti di presunti poteri forti che potrebbero essere turbati dalla visione del video in questione. Noi, una volta di più, restiamo esterrefatti, ma questa volta non siamo disposti a stare zitti in nome del quieto vivere”.
Fonte: www.radiokaositaly.com

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LEGALADRONA : muro di Pontida


MURO DI PONTIDA
giornale del partito
 GADGET

 tutto sulla lega
http://cipiri.blogspot.it/2012/04/legaladrona-muro-di-pontida.html

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La Linea : Sexy


La Linea - Sexy




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Anonymous : Italia è stufa della politica delle banche



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sen. Carlo Alberto Salustri, Trilussa

Anonymous Italia

 - Anonymous Nelle Strade


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Anonymous Italia è stufa della politica delle banche, dei suicidi dovuti all'economia...
E' ora di scendere in piazza!


ANONYMOUS ITALIA:
FACEBOOK: http://www.facebook.com/Anonymousitaliani?ref=ts
SITO: http://anonymousitalia.jimdo.com/
FORUM: http://anonymousitaliaforum.forumfree.it/


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Giglio, a tre mesi dalla Concordia


COSTA CONCORDIA: AL VARO LA BOTTIGLIA NON SI ROMPE

Giglio, 

a tre mesi dal disastro

 della Concordia 

ecco com'è cambiata l'isola






Isola del Giglio.
 A tre mesi dal disastro della Costa Concordia siamo tornati all'Isola del Giglio per capire quale sarà il futuro della nave e com'è cambiata la vita degli isolani da quel tragico 13 gennaio.

Toxic Costa



Toxic Costa

http://cipiri6.blogspot.it/2012/03/toxic-costa.html



leggi anke 

http://cipiri12.blogspot.it/2012/01/costa-concordia-al-varo-la-bottiglia.html

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domenica 22 aprile 2012

soldato americano che ha combattuto in Iraq



 "I poveri e i lavoratori in questo paese vengono inviati per uccidere i poveri e i lavorari in un altro paese, per rendere i ricchi ancora più ricchi.
Senza razzismo, i soldati se ne renderebbero conto che hanno più in comune con il popolo iracheno che con quei miliardari che ci inviano alla guerra

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soldato americano che ha combattuto in Iraq
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Mike Prysner e' un soldato americano che ha prestato servizio in Iraq.


"I poveri e i lavoratori in questo paese vengono inviati per uccidere i poveri e i lavorari in un altro paese, per rendere i ricchi ancora più ricchi.
Senza razzismo, i soldati se ne renderebbero conto che hanno più in comune con il popolo iracheno che con quei miliardari che ci inviano alla guerra


Bisogna svegliarsi e rendersi conto che i veri nemici non sono in qualche paese lontano.
Non sono le persone di cui non sappiamo i nomi, e di cui non ne conosciamo la cultura.
I nemici sono quelle persone che conosciamo molto bene, sono quelli che possiamo identificare.
Il nemico è il sistema che dichiara guerra quando ne trae profitto.
Il nemico è il CEO che ci licenzia dal nostro lavoro quando ne trae profitto.
E' la compagnia di assicurazione che ci nega l'assistenza sanitaria quando ne trae profitto.
Sono le banche che ci tolgono le nostre case quando ne traggono profitto.
I nostri nemici non sono a 5000 miglia di distanza, sono proprio qui proprio a casa nostra.
Se ci organizziamo e combattiamo con i nostri fratelli e sorelle, saremo in grado di fermare questa guerra saremo in grado di fermare questo governo e potremo creare un mondo migliore."
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domenica 15 aprile 2012

Titanic



- La RMS Titanic è stata una nave passeggeri britannica della classe Olympic, diventata famosa per la collisione con un iceberg avvenuta nella notte del 14 aprile 1912 e il conseguente drammatico affondamento avvenuto nelle prime ore del giorno successivo.

 Secondo di un trio di transatlantici, il Titanic, assieme alle sue due navi gemelle Olympic e Britannic, fu progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l'America e garantire il dominio delle rotte oceaniche alla White Star Line. Costruito presso i cantieri Harland and Wolff di Belfast, il Titanic rappresentava la massima espressione della tecnologia navale ed era il più grande e lussuoso transatlantico del mondo.

 Durante il suo viaggio inaugurale (da Southampton a New York, via Cherbourg e Queenstown), entrò in collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912. L'impatto provocò l'apertura di alcune falle lungo la fiancata destra del transatlantico, che affondò 2 ore e 40 minuti più tardi (alle 2:20 del 15 aprile) spezzandosi in due tronconi. Nel naufragio persero la vita 1523 dei 2223 passeggeri imbarcati compresi gli 800 uomini dell'equipaggio. L'evento suscitò un'enorme pressione sull'opinione pubblica e portò alla convocazione della prima conferenza sulla sicurezza della vita umana in mare.
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La mappatura del relitto del TITANIC




Marzo 2012: è stata realizzata quella che potrebbe essere la prima mappa globale dell'intero campo dei detriti del TITANIC.
I pezzi del TITANIC sono dispersi su un'area di quasi quaranta chilometri quadrati sul fondo dell'oceano Atlantico: con questa mappatura si può sperare che essa fornirà nuovi indizi su ciò che è accaduto esattamente la notte di cento anni fa quando la nave colpì un iceberg, facendola affondare e divenire una leggenda. I segni sul fondo dell'oceano fangoso suggeriscono, per esempio, che la poppa ruotò come una pala di elicottero, quando la nave affondò, piuttosto che precipitare dritta verso il basso. La prova che la poppa girò su se stessa si basa sul fatto che sul fondo dell'oceano si trova a ovest mentre di fatto praticamente tutti i pezzi si trovano ad est.
Il team che ha condotto la spedizione, nell'estate 2010, ha utilizzato un sonar altamente sofisticato, un sonar a scansione laterale, che si spostava a poco più di 3 miglia all'ora e che ha attraversato avanti ed indietro il relitto. Sono state scattate più di centomila fotografie per creare la mappa, che mostra visibili una parte dello scafo lunga diciotto metri e cinque delle enormi caldaie, oltre a centinaia di oggetti e pezzi della nave, che si presumeva inaffondabile. Le immagini poi sono state messe insieme su computer ed assemblate in un collage per permettere una visualizzazione ad elevata risoluzione del relitto.




Il risultato è una carta, che assomiglia più alla superficie della Luna, e presenta detriti sparpagliati per il fondo dell'oceano ben oltre la sezioni della prua e della poppa che, ricordiamo, distano circa mezzo miglio l'una dall'altra. Esaminando i detriti, gli investigatori ora possono rispondere a domande del tipo di come la nave si spezzò, se ci fosse un difetto strutturale nella progettazione: ci si aspettano nuove e sbalorditive ipotesi.
Le precedenti mappe della zona intorno il relitto erano incomplete: quest'ultima mappatura è stata resa possibile grazie alla spedizione guidata dalla RMS TITANIC Inc., in collaborazione con la Woods Hole Oceanographic Institution, Massachusetts e il National Oceanic and Atmospheric Administration, l’ente federale americano che vigila sugli Oceani. Responsabile della spedizione David Gallo.


 "Le grida delle persone, che annegavano, è qualcosa che non posso e che nessun altro può descrivere. Queste grida furono orribili, e fu seguito da un terribile silenzio."

 (Eva Hart, passeggera di seconda classe)

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99 Posse - Resto umano


Anniversario uccisione Vittorio Arrigoni



Anniversario uccisione Vittorio Arrigoni
15 aprile 2012, un anno dalla tragica morte di Vittorio Arrigoni. Il 12 aprile, prima udienza, a Gaza, del processo ai presunti assassini che buttano fango sulla figura di Vittorio. Vergognosa assenza delle istituzioni italiane!http://cipiri17.blogspot.it/2012/04/anniversario-uccisione-vittorio.html 

99 Posse - Resto umano

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 Tributo all'immortale Vik Arrigoni
"si può uccidere un uomo,

 ma non si può uccidere l'idea che rappresenta!"
Libertà!
Verità!
Giustizia!

Palestina libera!!



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sabato 14 aprile 2012

DIAZ : Don't clean up this blood



Diaz, condanne per i vertici della polizia


Diaz, condanne confermate


per tutti i vertici della polizia



 "DIAZ Don't clean up this blood"


 "DIAZ Don't clean up this blood" regia D. Vicari, prod. D. Procacci
ieri sera c'è stata la prima a genova...
è un film da vedere e da far vedere.
non dice tutto, ma neppure potrebbe. è una parte di quanto fatto solo dalla polizia, alla Diaz e a Bolzaneto nel luglio 2001.
una parte delle torture e delle violenze che hanno commesso.
ma è un film da vedere e da far vedere... perchè non è un film.

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G8 di Genova, il 13 aprile esce nelle sale Diaz,
 il film dedicato alla "macelleria messicana". 
Guarda il trailer .





Trama del film Diaz:
Luca è un giornalista della Gazzetta di Bologna. È il 20 luglio 2001, l'attenzione della stampa è catalizzata dagli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine durante il vertice G8 di Genova. In redazione arriva la notizia della morte di Carlo Giuliani. Luca decide di partire per Genova, vuole vedere di persona cosa sta succedendo. Alma è un'anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri. Sconvolta dalle violenze cui ha assistito, decide di occuparsi delle persone disperse insieme a Marco, un organizzatore del Genoa Social Forum, e Franci, una giovane avvocato del Genoa Legal forum. Nick è un manager che si interessa di economia solidale, arrivato a Genova per seguire il seminario dell’economista Susan George. Anselmo è un vecchio militante della CGIL e con i suoi compagni pensionati ha preso parte ai cortei contro il G8. Etienne e Cecile sono due anarchici francesi protagonisti delle devastazioni di quei giorni. Bea e Ralf sono di passaggio e hanno deciso di riposarsi alla Diaz prima di partire. Max, vicequestore aggiunto del primo reparto mobile di Roma, comanda il VII nucleo e non vede l'ora di tornare a casa da sua moglie e sua figlia. Luca, Alma, Nick, Anselmo, Etienne, Marco e centinaia di altre persone incrociano i loro destini la notte del 21 luglio 2001.

USCITA CINEMA: 13/04/2012
GENERE: Drammatico
REGIA: Daniele Vicari
SCENEGGIATURA: Daniele Vicari, Laura Paolucci
ATTORI:
Elio Germano, Claudio Santamaria, Rolando Ravello, Aylin Prandi, Alessandro Roja, Monica Birladeanu, Jennifer Ulrich, Renato Scarpa, Davide Iacopini, Paolo Calabresi, Fabrizio Rongione, Ignazio Oliva, Ralph Amoussou, Mattia Sbragia, Francesco Acquaroli, Antonio Gerardi, Eva Cambiale, Emilie De Preissac, Camilla Semino, Michaela Bara

FOTOGRAFIA: Gherardo Gossi
MONTAGGIO: Benni Atria
MUSICHE: Teho Teardo
PRODUZIONE: Fandango, Le Pacte, Mandragora Movies
DISTRIBUZIONE: Fandango
PAESE: Francia, Italia, Romania 2012
DURATA: 127 Min
FORMATO: Colore

CRITICA:
Diaz, prima di ogni altra cosa, e soprattutto prima di essere un pamphlet, un volantino di rivendicazione, è un film. Un film che ha voluto trovare prima di tutto nel cinema, nella struttura narrativa e nelle dinamiche di genere, e poi nei dati fattuali estrapolati dagli atti processuali, fondamenta solide abbastanza da poter resistere alle polemiche e alle partigianerie. Se poi quello di Vicari è un film militante, lo è in forme decisamente insolite per la tradizione del cinema italiano socialmente e politicamente impegnato: la sua militanza non è figlia infatti di una partigianeria politica, ma di un sincero e appassionato afflato democratico, e soprattutto rifugge ogni volontà più direttamente accusatoria e dietrologica, facendosi documento (e non documentario) il più possibile (s)oggettivo. (federico gironi)


Diaz, 

le responsabilità vanno molto in alto

Fin dove deve arrivare la "Pulizia di Stato"

In merito all’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 24 aprile dal titolo "Pulizia di Stato", devo dire che mi aspettavo un pezzo molto più forte. Invece la prima cosa che balza agli occhi è che nell’elenco dei responsabili della mattanza di Genova che hanno fatto carriera invece di essere rimossi, mancano i "nomi grossi", per esempio quello di Franco Gratteri, allora direttore dello SCO, oggi capo della DCA, di Gilberto Caldarozzi, allora vicedirettore dello SCO, oggi direttore, di Gianni Luperi, allora vicecapo dell’Ucigos (vice di La Barbera), oggi capo del dipartimento analisi dell’AISI. Tutti presenti alla Diaz. Tutti condannati in appello. Tutti ripresi nel famoso filmato delle molotov dal quale si capisce bene perché non è stato destituito quel dirigente che portò materialmente le molotov nella scuola. Tutti beneficiari di luminose carriere. A proposito dell’episodio delle molotov, nel filmato si vede anche Luperi con in mano la busta contenente le molotov, ricevute da Caldarozzi, come ammise lui stesso messo alle strette dai pm. Caldarozzi lo ritroveremo da direttore dello SCO impegnato nel 2006 nella cattura - o consegna? - di Provenzano, uno dei punti nodali della nostra storia recente, uno dei segreti di Stato più inviolabili. Ma questa è un’altra storia, o forse no, è proprio la stessa. Dunque i fedelissimi di Gianni De Gennaro. Già, Lui. Anche De Gennaro, allora capo della polizia, oggi capo dei servizi segreti, non viene nominato da Travaglio, eppure, al di là dell’esito giudiziario in termini di imputazioni e di condanne, il suo ruolo è ben chiaro, basta ricordare tra i fatti più noti la testimonianza dell’ex vicecapo vicario della polizia Andreassi, costatagli la carriera (parlare con i magistrati... non si fa... a De Gennaro non è proprio piaciuto...) o l’invio a Genova del fedele Arnaldo La Barbera o ancora la vicenda della testimonianza del questore Colucci, costata a De Gennaro e Mortola un processo per induzione alla falsa testimonianza, finito in Cassazione come sappiamo, ma senza che ciò possa cancellare delle verità ormai acquisite.
Che dire di Manganelli? Anche lui, un altro dei De Gennaro-boys, non era all’epoca l’ultimo degli agenti di polizia, essendone vicecapo, il vice di De Gennaro. Ha assunto un atteggiamento ostile al lavoro della magistratura e all’acceratamento della verità, come rileva il pm Zucca in vari documenti giudiziari. Certo, non fu presente a Genova, ma la verità è una sola: dopo la macelleria messicana della Diaz e le torture di Bolzaneto, dopo il disastro della gestione delle manifestazioni, la morte di Carlo Giuliani, i vertici della polizia si sarebbero dovuti azzerare, indipendentemente dalle responsabilità penali individuali. Ciò avrebbe anche consentito alla magistratura di poter svolgere il suo compito e oggi avremmo altre verità giudiziarie molto più compiute. Perché non è dovuto solo al fatto che vergognosamente l’Italia non ha recepito il reato di tortura se le pene sono state così basse, ma anche e soprattutto all’intralcio alle indagini causato dal dover indagare su vertici della polizia ancora in carica e sempre più potenti.
Il capo della polizia si sarebbe dimesso in qualsiasi paese normale, ma siamo in Italia, il capo della polizia non era uno qualsiasi ma il potentissimo ieri come oggi Gianni De Gennaro e quello che accadde a Genova in quei giorni non fu frutto di eccessi o incapacità, ma di un preciso disegno. Tra le tante "medaglie" di De Gennaro va anche quella di aver stroncato un grande movimento mondiale che faceva paura ai "grandi della Terra".
All’indomani dei fatti di Genova tra le voci che si ersero a difesa del capo della polizia troviamo quella di Giorgio Napolitano, ex ministro dell’Interno. Ecco lo stralcio di un’intervista al Corriere della Sera del 28 luglio 2001, importante per comprendere il clima di sostegno bipartisan di cui godette (e tuttora gode) De Gennaro, come bipartisan era stata la sua nomina:
Berlusconi ha reagito alle critiche provenienti dall’Italia e dall’estero rinfacciandovi che sono stati i governi di centrosinistra a nominare "il capo della polizia, il vice capo, il questore di Genova, i capi dei servizi". Non è così? «Esatto: il nuovo governo non ha effettuato cambiamenti nei posti di responsabilità. Peraltro, alla nomina più importante, quella del capo della polizia, si era proceduto in un passato non lontano con il consenso dell’ allora opposizione di centrodestra». Fosse per lei, Giovanni De Gennaro lo rinominerebbe? «A nominarlo è stato il governo Amato. Io lo avevo avuto due anni e mezzo come collaboratore e ne ho apprezzato le qualità e la dedizione. Non credo che la domanda abbia senso. Non è in questione l’affidabilità del capo della polizia, il quale tra l’altro ha annunciato un’ inchiesta interna, specificamente sulla scuola Diaz e la caserma di Bolzaneto». [abbiamo visto...]
In carica c’era il governo Berlusconi, Fini vice premier presente a Genova, Scajola ministro dell’Interno, ma le responsabilità politiche sono bipartisan. Non dimentichiamo le prove generali di Genova che furono fatte appena quattro mesi prima a Napoli, il 17 marzo, con le violente cariche alla manifestazione contro il Global Forum e le torture alla caserma Raniero, sotto il governo Amato di centro-sinistra.
Una piccola notazione per renderci conto di quale sia il livello della libertà di parola e di espressione in questo Paese e di quanto siano potenti i responsabili della mattanza di Genova. Non solo Manganelli "avrà senz’altro visto" il film come ipotizza Travaglio, ha fatto di più: ha visionato la sceneggiatura prima che lo stesso fosse girato. Già solo questa notizia avrebbe dovuto fare scandalo, ma siamo assuefatti a tutto e tutto ci sembra normale.
Credo che Manganelli per rispondere all’appello di Travaglio dopo aver messo alla porta buona parte dei vertici della polizia, dovrebbe dimettersi lui. E poi andare a raccontare alla magistratura tutto quello che veramente sa. Ma questa è fantascienza. La verità è che il potere in Italia è costruito sul sangue, sul sangue di Falcone e Borsellino, delle stragi del ’92-’93, ma anche quello dei ragazzi barbaramente picchiati e torturati nel 2001. Un unico filo di potere unisce tutto. Spesso gli stessi uomini... se uscirà la verità, illuminerà la storia d’Italia tutta, ma la verità ce la dobbiamo conquistare, senza pregiudizi, essendo pronti al fatto che deve per forza essere cruda, molto più cruda e indicibile di quanto possiamo immaginare.
Adriana Stazio

GENOVA NON È FINITA: FIRMA L’APPELLO

http://cipiri.blogspot.it/2012/06/genova-non-e-finita-firma-lappello.html
GENOVA NON È FINITA.
DIECI, NESSUNO, TRECENTOMILA…
APPELLO ALLA SOCIETÀ CIVILE E AL MONDO DELLA CULTURA
La gestione dell’ordine pubblico nei giorni del G8 genovese del luglio del 2001, rappresenta una ferita ancora oggi aperta nella storia recente della repubblica italiana.

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altro video completo su genova


« OP Genova 2001 »
http://www.archive.org/details/provaetyw3t
(dovete semplicemente pigiare sul « Play » !)
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Il DVD curato dalla Segreteria del GLF sulla gestione dell'Ordine Pubblico durante il vertice G8 a Genova nella giornata del 20 luglio 2001.
Realizzato dalla segreteria Genoa Legal Forum, il video presenta la ricostruzione dei fatti di venerdì 20 luglio 2001 attraverso i documenti acquisiti al processo contro 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio.
Attraverso video, foto, comunicazioni radio, telefonate 113 e la registrazione audio delle udienze, viene documentato come le FFOO abbiano gestito l'ordine pubblico nel pomeriggio di venerdì tra via Tolemaide e piazza Alimonda.
La disorganizzazione, la mancanza di coordinamento, l'interruzione dei contatti con gli organizzatori dei cortei, l'approccio militare ha trasformato le strade di Genova in un teatro di guerra.
Chi ha dunque messo in crisi l'ordine pubblico a Genova?

In allegato un libretto sulla formazione delle FFOO, in particolare i CCIR protagonisti della 1° carica al corteo delle tute bianche e alla carica in via Caffa che portò all'uccisione di Carlo Giuliani.
Il DVD è multilingue (Italiano, Tedesco, Inglese, Castigliano e Francese) con parti in voice off e parti sottotitolate; la durata è di circa 42 minuti; il formato è PAL; l'audio Dolby; è rilasciato sotto una licenza Creative Commons BY-NC-ND 2.5 Italia.
Il DVD è in vendita al prezzo di 7 euro (+ 2 per la spedizione); il ricavato serve esclusivamente a sostenere le spese della Segreteria Legale.

 leggi anche: http://cipiri.blogspot.it/2011/07/mi-chiamo-mina-ero-alla-diaz-dieci-anni.html


Per ricordare Carlo Giuliani e le violenze al G8 di Genova 2001


Appello per le adesioni alla manifestazione-spettacolo del 21 luglio a Roma.
Per ricordare Carlo Giuliani e le violenze al G8 di Genova 2001
Contro la criminalizzazione delle lotte e dell’opposizione sociale
Contro le politiche del governo Monti che aggravano le condizioni di vita dei più deboli e ne riducono i diritti.

Riunione organizzativa lunedì 11 giugno ore 20.00 nella sede del Consiglio Metropolitano.
Per adesioni e info sulla riunione potete inviare un messaggio su questo account.
http://carnaval-fantasias.blogspot.it/2012/06/per-ricordare-carlo-giuliani-e-le.html?spref=bl 
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Italia: reato di tortura FIRMA APPELLO

 http://cipiri.blogspot.it/2012/06/italia-reato-di-tortura-firma-appello.html

 

FIRMA L’APPELLO per introdurre in Italia il reato di tortura

LEGGI ANCHE :  http://cipiri.blogspot.it/2015/04/g8-2001-fu-tortura.html



G8 : Blitz della polizia fu tortura
Subito il numero identificativo

Secondo i giudici, è stato violato l’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani sul “divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti”

La sentenza della Corte Europea che ci condanna per i fatti della Diaz (e Bolzaneto) dimostra senza ombra di dubbio che il governo Berlusconi rappresentava una Destra totalitaria vile e di stile cileno.
Occorrerebbe forse ricordare che in quei giorni a Genova era presente lo stesso Fini, allora, vice-Presidente del Consiglio dell'esecutivo di Centro-Destra del tempo.

La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per tortura per il comportamento tenuto dalle forze dell’ordine durante l’irruzione alla scuola Diaz avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001, alla fine del summit del G8 a Genova. I giudici hanno dichiarato all’unanimità che è stato violato l’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani sul “divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti”.
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